venerdì 28 settembre 2012

Il muro paleoartistico: "Fragments of Ancient Lives"


Explore (a fragment of) the evolutionary imagery! A personal image-archive dedicated to the history of life during the past 500 million years, and beyond... For each image, I have included the author's name (or website).

http://geozoic.tumblr.com

All'interno di "Fragments of Ancient Lives" ho raccolto un vasto insieme di immagini dedicate alla vita sulla Terra, negli ultimi 500 milioni di anni (trascurando però i miliardi di anni precedenti, e focalizzandomi sulla paleoillustrazione dei vertebrati, che mi è più familiare). La galleria include autori celebri e meno celebri. Ritengo costituisca una valida alternativa al caos dei tradizionali motori di ricerca (Google Images etc.). Permette inoltre di individuare, con maggiore facilità, alcuni tra i modelli (soggetti, scenari, tecniche etc.) più ricorrenti della paleoillustrazione, pur rappresentando un piccolo frammento dell'iconografia esistente. Certo, ho cercato di ridimensionare la portata della produzione dinosaurologica, davvero consistente; è un esperimento virtuale sui passi dei libri classici, dedicati alla Storia della Vita, pur non potendo conservarne il fascino e lo sguardo mono-autoriale.

Oltre alle suddivisioni geocronologiche, sono presenti molte altre sottogallerie, ad esempio quella degli autori italiani!  http://geozoic.tumblr.com/tagged/italy

Buona esplorazione!




nota 28/10/2012 Il termine "geozoico" esiste ed è riferibile ad un arco di tempo molto più ampio; l'iconografia  paleoartistica è quasi esclusivamente incentrata sulla vita fanerozoica, che rappresenta solo l'ultimo atto del supereone geozoico.  Per approfondimenti

Kowalewski et al. 2011


lunedì 24 settembre 2012

Megafauna pleistocenica, per mammiferi "in carne e ossa"

Il team di "Dinosauri in Carne e Ossa" (http://www.geomodel.it/) espande il suo paleo-bestiario a grandezza naturale, questa volta su scala quaternaria (megafauna, ma non solo), sfruttando le potenzialità pubblicistiche del nuovo film "L'Era Glaciale 4". Lascio scoprire a voi l'intruso, forse meno vistoso, ma immediatamene riconoscibile...Il pubblico ominide non è incluso nell'esposizione, ma è ben accetto!


Mammuthus primigenius
Megalonyx jeffersoni

"Il primo appuntamento è dal 21 settembre al 14 ottobre, presso il centro commerciale Freccia Rossa di Brescia, con uno speciale allestimento 100% a tema, arricchito da una serie di giornate-evento e laboratori didattici che vedono la partecipazione di paleontologi e artisti.

A seguire, lo stesso format verrà ripresentato dal 16 ottobre al 6 novembre, presso il centro commerciale Vale Center di Marcon (VE).

I nuovi mammiferi dell'Era Glaciale sono visibili - assieme alle ricostruzioni di dinosauri e altri animali preistorici - anche nelle varie tappe della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, fino al 4 novembre a San Lazzaro di Savena (BO) e dal 6 ottobre al 6 gennaio 2013 a Courmayeur."

Per saperne di più, vai sul sito di Dinosauri in Carne e Ossa


mercoledì 12 settembre 2012

Michele Dessì (Michele The Sea)

La paleoillustrazione italiana è in continua evoluzione. E' un fatto piuttosto curioso, se consideriamo che in Italia il patrimonio paleontologico giace spesso dimenticato, anche quando gli esemplari sono di rilevanza scientifica internazionale. Michele Dessì, originario di Cagliari (nasce il 01/02/1977), ben incarna la passione indipendente e il potenziale delle ultime generazioni. Le sue opere rivelano uno sguardo naturalistico attento ai dettagli, ai colori, agli scenari del mondo naturale, ricreati in versione paleoartistica. La predominanza dei dinosauri riflette unicamente le origini di questo interesse, cresciuto al di fuori di musei invisibili, non il suo potenziale futuro.

http://michelethesea.daportfolio.com/

"Disegno da che ho memoria e, come la maggior parte dei bambini, ho inizianto copiando i personaggi della Walt Disney e gli animali dalle enciclopedie. In seguito, per merito dell'Istituto Tecnico che ho frequentato, ho conosciuto china e rapidografo, strumenti perfetti per sperimentare il disegno fumettistico. Le tematiche erano spesso ispirate ai miei  film e fumetti preferiti: "Jurassic Park" di Steven Spielberg e "Alita, l'angelo della battaglia" di Yukito Kishiro sono probabilmente il film ed il fumetto che più di tutti hanno influenzato la mia mente, quindi i dinosauri ed il cyberpunk dominano da anni i miei gusti artistici.  Nel 2008, dopo aver comprato una tavoletta grafica, mi concentro sull'uso del colore, nell'intento di realizzare immagini più realistiche."

Centrosaurus (2012)
Oviraptoridae sp. (2012)
Bambiraptor (2012)
Pachycephalosaurus (2011)
Michele è particolarmente specializzato nell'utilizzo di Adobe Photoshop. In questo video viene mostrato lo sviluppo digitale di una sua opera. Vi invito a visitare il suo canale YouTube.

mercoledì 5 settembre 2012

Referenze iconografiche per _Tyrannosaurus rex_ (Michele Dessì & Fabio Manucci, 2012)

 

Ho collaborato recentemente con Michele Dessì (l'utente Puntotu, su Deviantart), un abile illustratore sardo, nell'intento di creare una ricostruzione aggiornata di Tyrannosaurus rex. Non ho potuto supervisionare la realizzazione del definitivo, a causa delle tempistiche non favorevoli, ma ho contribuito alla sua ideazione, fornendo idee e linee guida (oltre a riferimenti bibliografici e iconografici). Ritengo che la tavola incarni efficacemente i suoi intenti. Sono certo che alcuni dei lettori vi avrebbero preferito uno scenario meno tradizionale, meno improntato sulla spettacolarità, senza carcasse e brandelli di carne sanguinolenta. Michele ha saputo creare una scena naturalistica, malgrado il contesto. Vi sono, inoltre, alcuni elementi originali, non trascurabili.  Al di là del piumaggio (un aggiornamento obbligatorio), si è scelto di variare il menù del rettile, che certo non poteva consistere di soli ceratopsi. Il cannibalismo non è raro in natura e, per Tyrannosaurus, esistono evidenze fossili favorevoli (Longrich et al, 2010). Alla carcassa abbiamo aggiunto i segni di una grave infezione boccale, ispirata allo studio di Wolff et al (2009); la distribuzione delle aree infette è probabilmente poco realistica, coinvolgendo la parte anteriore della mandibola. La tavola non suggerisce alcuno scenario competitivo o predatorio. Infine, ingrandendo l'immagine, potrete notare alcuni deliziosi dettagli: foglie lungo il manto piumato, artigli coperti di fango, i piccolissimi tubercoli (i fossili indicano la presenza di tubercoli del diametro di pochi mm, malgrado appaiano estremamente visibili nella maggior parte delle ricostruzioni).

Studio preliminare delle colorazioni
Norme (visione laterale, dorsale, ventrale, anteriore, posteriore)
Uno degli schizzi iniziali eseguiti da Michele, dal quale deriverà il definitivo.
Una mia versione della scena, inquadrata dalla visuale (a pelo d'acqua) dei Brachychampsa. Questi schizzi, per quanto rozzi (roba da Paint, se rende l'idea), velocizzano la progettazione di una scena comune.

Proporzioni generali e anatomia muscolo-scheletrica (Bibliografia)

domenica 2 settembre 2012

La linea dell'immaginario (5) - Muta intelligenza

Il 15 agosto si è spento Harry Harrison (1925-2012), un prolifico scrittore di fantascienza. Vanta di un notevole contributo al genere preistorico (in una sua forma ucronica), il "Ciclo degli Yilanè" (1984-1988 / sito ufficiale). La storia (raccontata in una trilogia) riflette l'immaginario emergente di quegli anni: il dinosauroide antropocentrico di Russell e Séguin (nel caso di Harrison, uno squamato mosasauroide) incontra, o meglio, non incontra il cataclisma K-Pg, e si dà all'ingegneria genetica. Harrison rivela biologia, usi e costumi (linguaggio incluso) delle sue creature, rendendo di maggiore fascino uno scenario altrimenti arido e artificiale, per quanto evolutivamente impossibile (il mondo è popolato anche da uomini e proboscidati, qui originari del Nord America). Ne approfitto per segnalare una splendida illustrazione di Wayne Barlowe, con soggetto la Yilanè (malgrado il discutibile titolo italiano, sono rettili antropomorfi al femminile), che tuttavia non rientra tra le immagini dei romanzi originali (illustrazioni interne di Bill Sanderson, copertine di Gino D'achille - per approfondimenti)

Wayne Barlowe, 1992 (da "The Ultimate Dinosaur" - vedi edizione italiana)
" - Insensate, miserabili creature mute! Voi non sapete niente della bellezza del parlare, della flessibilità del linguaggio, della gioia di chi è coerente. Voi nuotate, pescate, vi scaldate al sole e dormite. Potreste essere morte e non farebbe nessuna differenza. Io stessa, se fossi morta... - Era sveglia, ora. Del tutto sveglia e ben riposata, perchè il suo sonno era stato lungo. Lei non sapeva quanto lungo; sapeva soltanto che molti giorni erano trascorsi, e molte notti. Mentre le onde si allungavano in lenti ventagli di schiuma fino ai suoi piedi, Vaintè ripensò a ciò che era successo e cominciò a comprenderne una parte. Abbandonata, privata del mondo che conosceva, strappata alla sua città, alla sua autorità, al suo rango, lei era stata gettata su quella spiaggia per morire. (...) Lì non c'era niente per lei, non era neppure un posto degno di avere un nome. Quando lo aveva accettato come rifugio era malata. Ora stava bene. Non c'era ragione di restare lì, niente da ricordare, nessuna a cui parlare prima di separarsi. Senza neppure voltarsi a guardare la spiaggia avanzò nell'acqua bassa, si tuffò fra le onde e cominciò a nuotare verso Nord." (tratto dal terzo ed ultimo volume, "Scontro Finale", pubblicato nel 1988 - il titolo originale è "Return to Eden")

Ai futuri sognatori (scrittori provetti o meno), interessati al soggetto, segnalo un recente articolo di Andrea Cau (paleontologo dei vertebrati, nonchè autore di un romanzo fantascientifico), pubblicato nel contesto di un Carnavele scientifico dedicato al celebre progetto SETI ("Search for Extra-Terrestrial Intelligence"). Il provocatorio contributo di Andrea riformula il problema, spostando la ricerca di vita intelligente da un contesto astronomico ad uno geocronologico, essenzialmente terrestre. Un SETI alternativo ("Search for Extinct Terrestrial Intelligence"), alla ricerca di specie di ere lontane, come aliene, per la nostra quotidianità olocenica. Le Civiltà del Tempo Geologico sono ben note all'immaginario fantascientifico e/o orrorifico (per approfondire): si pensi ai mondi perduti di Howard Lovecraft (Dagon venne prima dell'Yilanè...). Malgrado gli sforzi creativi (non sempre originali) degli scrittori, lo sviluppo di un'intelligenza antropomorfa non sembra essere intrinseco delle Storie della Vita, a prescindere dai miliardi di anni a disposizione. Tra il serio e il faceto, Cau (1,2) e Darren Naish (riepilogo delle trattazioni a tema, su "Tetrapod Zoology") hanno dedicato una serie di post al dinosauroide, rivalutato criticamente. Anche volendo immaginarne l'esistenza, seguendo le leggi creative (prima che biologiche) della "Speculative Evolution", un rettile dalle fattezze umane si spingerebbe ben oltre la semplice convergenza evolutiva. Molti territori creativi scoperti scientificamente vanno ancora esplorati dagli scrittori del fantastico. Dunque, buona navigazione! Forse, lungo un infausto tragitto, incrocerete il sentiero di una qualche ignota, muta intelligenza...

Copertina del secondo volume, "Winter in Eden" (1986 / titolo della versione italiana: "Il nemico degli Yilanè"). La poderosa creatura visibile nell'illustrazione (di Gino d'Achille) viene definita "uruketo", ovvero una sorta di sottomarino OGM (un ittiosauro creato dagli ingegneri genetici Yilanè, dotato persino di un "locale" interno, adibito al trasporto di passeggeri e mercanzia). 

"Furono le sculture, comunque, a impressionarmi di più. Ben visibili, per la loro mole ciclopica, anche al di qua dell'abisso, formavano una sequenza di bassorilievi il cui tema avrebbe fatto l'invidia di un Doré. Credo che nelle intenzioni degli scultori le figure dovessero rappresentare uomini, o almeno una specie particolare di uomini, che tuttavia nuotavano come pesci nelle profondità di grotte sottomarine e pregavano davanti a un altare di pietra pure sommerso. Non oso descrivere oltre nei particolari i loro corpi, i loro volti, perchè il semplice ricordo mi fa star male. Grotteschi oltre l'immaginazione di un Poe o di un Bulwer-Lytton, nell'insieme erano maledettamente umani ma avevano mani e piedi palmati, labbra enormi e mollicce, occhi vitrei e sporgenti e altri tratti ancora più spiacevoli. Cosa alquanto strana, sembravano sproporzionati rispetto allo sfondo: una delle creature era rappresentata nell'atto di uccidere una balena che era poco più grande di lei. Fui colpito, come ho detto, dalle loro dimensioni e dall'aspetto grottesco, ma un attimo dopo decisi che doveva trattarsi semplicemente degli dei fantastici di una primitiva popolazione di pescatori o marinai; una popolazione, peraltro, i cui ultimi discendenti erano morti milioni di anni prima che nascesse l'antenato dell'uomo di Neanderthal o di Piltdown. Intimorito dalle prospettive che si aprivano su un passato inconcepibile anche per l'antropologo più fantasioso, continuai a rimuginare sotto la luna che gettava strani riflessi nel canale ai miei piedi. Poi, all'improvviso, lo vidi." (tratto da "Dagon", racconto breve di H. P. Lovecraft, luglio 1919)